Passa ai contenuti principali

Mare Glaciale Artico


 

L'estremità settentrionale del continente è bagnata dal Mar Glaciale Artico,detto anche Mediterraneo Artico,che separa l'Asia e la stessa Europa dall'America del Nord. Poiché la temperatura delle sue acque oscilla tra l'1,4 e 1,7° sotto zero,per gran parte dell'anno è coperto dalla banchisa: si tratta di un'enorme distesa di ghiaccio che solo d'estate,sciogliendosi durante il disgelo,lascia libere le coste. Queste sono generalmente basse,sabbiose e abbastanza articolate da formare dei mari minori,tutti scarsamente navigabili: oltre alla banchisa,infatti,un ostacolo alla navigazione è rappresentato dagli iceberg,le “montagne di ghiaccio”che si staccano dai ghiacciai della Groenlandia e delle altre terre polari e vengono trascinate in mare aperto dalle correnti. Nonostante la diffusione della caccia (orsi,volpi,foche e balene),della pesca (sopratutto merluzzi) e la presenza di alcuni giacimenti minerari (nelle isole Svalbard),questo mare offre modeste risorse economiche,ma è importante per il commercio (è infatti sorvolato da numerose rotte aeree polari) ed ha pure rilevante importanza strategica (trovandosi tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti) e scientifica,dato che la banchisa ospita diverse stazioni scientifiche americane e sovietiche ed è spesso sorvolata dagli aerei del servizio meteorologico. Le coste nord-occidentali dell'Europa sono bagnate dal cosiddetto Mediterraneo Nordico,che comprende principalmente il Mar del Nord e il Mar Baltico,collegati da una serie di stretti e suddivisi in altri mari minori. Poco profondo e scarsamente salato sia per i numerosi fiumi che vi sfociano sia per i ghiacci che lo occupano sopratutto nei Golfi di Finlandia e di Botnia,presenta numerose insenature e ottimi porti. Per questo motivo,fin dall'antichità ha costituito un'importante via di comunicazione tra i popoli del Nord Europa,mentre oggi dai suoi scali partono numerosi collegamenti marittimi con gli Stati situati aldilà dell'Atlantico. Molto pescoso (aringhe e merluzzi) grazie alle sostanze nutritive che vi trasportano i fiumi,recentemente ha rilevato ricchi giacimenti di petrolio,sfruttati dalla Norvegia e dall'Inghilterra. Essendo compreso tra i territori prevalentemente pianeggianti,le sue coste sono in genere basse e sabbiose. 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Animali creduti estinti

  A nimali: aumentano gli elefanti e tornano specie estinte   La Foca Monaca di nuovo nel Tirreno Dopo oltre lunghi 60 anni di assenza,il 2020 segna l'eccezionale ritorno della Foca Monaca nelle acque del nostro Mar Tirreno . Lo scorso giugno,infatti,i ricercatori dell' ISPRA l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale,hanno potuto accertare la presenza di questo rarissimo mammifero marino lungo le coste dell'Isola di Capraia,nel cuore del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Questo è un ambiente ideale per la Foca Monaca e,dopo le diverse segnalazioni dei mesi estivi,a ottobre è stato registrato un ulteriore avvistamento nelle acque della vicina Isola di Pianosa. La Foca Monaca (Monachus monachus) , un tempo diffusa in tutto il Mediterraneo, da tempo è minacciata di estinzione a causa delle pressanti attività turistiche e commerciali e per la pesca intensiva . Secondo gli esperti,nel Mare Nostrum ne sopravviv...

Asia & Oceania

  L'area del Pacifico occidentale e oceano Indiano settentrionale è dominata da una formidabile concentrazione di vulcani attivi per lo più organizzati in una successione di archi insulari intraoceanici. Solo un limitato numero di vulcani attivi,30 in tutto,si trova sparso nella parte nord-orientale del continente Asiatico in Corea,Cina,Mongolia,e Russia. La quasi totalità dei vulcani deve la sua esistenza all'imponente sistema di convergenza tra la regione asiatica e le placche pacifica e indiana rispettivamente in movimento verso nord-ovest e verso nord. La velocità di avvicinamento tra le placche variano da 4 a 12 cm l'anno con inclinazioni del piano di discesa della placca oceanica nel mantello che variano da poche decine di gradi (arco delle isole Tonga) e inclinazioni quasi verticali (arco delle Marianne). Il processo di inabissamento delle placche oceaniche nel mantello produce magmi ricchi di acqua con forte predisposizione a produrre attività esplos...

Le piante di Natale

  Bacche rosse & foglie verdi : come sono belle le piante di Natale Bacche rosse e foglie di un verde brillante: agrifoglio e pungitopo sono le piante simbolo del Natale. Per tradizione si utilizzano per realizzare festose decorazioni,come corone e centrotavola,non solo perché sono belle,ma anche perché vengono considerate piante di buon augurio. Già gli antichi Romani,infatti,usavano il pungitopo e l'agrifoglio durante le festività invernali come portafortuna contro la cattiva sorte. Ecco come possiamo riconoscerli. Sai riconoscerli? Agrifoglio Cresce anche sino a raggiungere i 10 m d'altezza sviluppando una chioma triangolare. Alcune varietà hanno foglie con margine chiaro. Le Foglie : di colore verde scuro,lucide e con un margine spinoso. Pungitopo E' una pianta tipica della macchia mediterranea , cespugliosa e sempreverde che può svilupparsi sino a 1m ½ da terra. E' una pianta dioica,il che significa che si distinguono esemplari co...